Cosa si intende per asessualità? Come si comportano le persone asessuali? Come si colloca nella gamma dei vari orientamenti sessuali?
Qui di seguito la definizione di asessualità e tutte le informazioni più importanti da conoscere sull’argomento.
Indice
Cos’è l’asessualità?
L’asessualità è definita come non avere alcun interesse per il sesso e nessun richiamo sessuale verso nessun genere. Viene anche chiamata con l’abbreviazione Ace.
Il termine asessualità comparve per la prima volta nel 1948 per opera del biologo e sessuologo statunitense Alfred Kinsey, che inventò un sistema di classificazione degli orientamenti sessuali.

In sostanza, nell’ambito della sessualità umana può essere definita come l’assenza di attrazione verso partner sessuali: sia intesa come attrazione fisica che, talvolta, come orientamento romantico.
Ci sono diversi tipi di asessualità: tra questi, grey-ace o (a)sessualità grigia, e demisessualità , asessualità aromantica.
In conseguenza di questo, si possono trovare definizioni non del tutto concordanti di asessualità.
Anthony Bogaert, docente della Brock University in Ontario, nel 2006 diede questa definizione di asessualità sulla Review of General Psychology:
“L’asessualità è la mancanza di attrazione sessuale. Non aromanticismo, celibato o assenza di libido. È un orientamento sessuale, non un disturbo”.
Il quadro è comunque molto variegato.
In generale, chi è asessuale non prova attrazione sessuale per gli altri. Alcuni Grey-ace provano attrazione sessuale molto raramente. I demisessuali provano attrazione sessuale solo dopo aver formato una profonda connessione emotiva con un’altra persona.
Un individuo che è aromantico non prova attrazione romantica o interesse verso un’altra persona. Una persona grigio-romantica può provare un certo grado di attrazione romantica verso qualcuno, ma generalmente solo se ha stabilito prima un legame con lui.
Infografica sull’asessualità
L’asessualità come orientamento è un concetto che ricomprende in sé una gamma vasta di sfumature e intensità. Per semplificare:

Diversi tipi di asessualità
Gli asessuali sono spesso etichettati come tali perché non provano attrazione sessuale verso altri esseri umani.
Tuttavia, alcuni asessuali preferiscono relazioni romantiche con animali, o anche oggetti. Alcuni asessuali si identificano come panromantici, nel senso che si sentono attratti da chiunque, indipendentemente dal sesso. Altri, come visto, si identificano come demisessuali, nel senso che richiedono intimità emotiva prima di essere eccitati sessualmente.
Mentre alcune persone asessuali partecipano ad attività sessuali, altre scelgono di non farlo. Le persone possono scegliere di fare sesso perché vogliono il piacere fisico, ma anche perché amano stare vicino a qualcun altro.
La sessualità è definita dal Kinsey Institute come
“la gamma di attrazioni o comportamenti emotivi, fisici e interpersonali tra adulti consenzienti”.
Le ricerche indicano che circa l’1% della popolazione mondiale si identifica come asessuale.
Asessualità: significato reale
Per quanto riguarda la sessualità, chi è asessuale prova pochissimo o nessun interesse ad avere un’attività sessuale con un’altra persona. In altre parole, non prova alcun tipo di desiderio per il sesso.
Egli può anche essere interessato a fare sesso con un’altra persona, ma non si sente fisicamente eccitato. Per esempio, se qualcuno è asessuale, potrebbe godere nel baciare qualcun altro, ma non si troverebbe a desiderare di impegnarsi in un rapporto sessuale con quella stessa persona.
Essere asessuali significa cose diverse per persone diverse. Alcune persone possono provare attrazione sessuale solo in determinate situazioni. Qualcuno che è demisessuale potrebbe essere considerato asessuale nelle situazioni in cui manca legame e connessione con il potenziale partner.
Per capire come qualcuno si sente riguardo al sesso o all’intimità, è necessario sapere che tipo di persona è.
Ad esempio, alcune persone potrebbero non voler mai fare sesso perché motivi religiosi o di principio. Altri potrebbero essere molto timidi e non amare il sesso. Altri ancora potrebbero essere più interessati a incontri occasionali con specifiche caratteristiche. Non c’è un’unica risposta alla domanda cosa significa essere asessuali?
Gli asessuali possono provare desiderio sessuale
La gente spesso confonde la libido e il desiderio sessuale. La libido si riferisce all’impulso che si sente di voler fare sesso. Il desiderio sessuale si riferisce all’atto fisico vero e proprio che coinvolge uno specifico partner.
Ci sono molte persone che non sono attratte dagli altri. Alcuni provano addirittura repulsione per le altre persone. D’altro canto, molte persone asessuali spesso amano avere amici e passare il tempo con gli altri. Molti asessuali si masturbano senza provare alcun sentimento romantico verso un’altra persona.
La sessualità non significa necessariamente avere o godere del sesso. Per alcune persone, può trattarsi piuttosto di sentirsi sessualmente attratti da un’altra persona. C’è chi può anche provare desiderio sessuale senza sperimentare effettivamente l’eccitazione sessuale.
Agli asessuali, spesso, piace essere toccati e abbracciati dagli altri. Alcuni possono anche godere di baci e altre forme di contatto fisico. Tuttavia, non avvertono il bisogno di impegnarsi in alcun tipo di attività sessuale.
Miti e malintesi sull’asessualità
Il celibato significa astinenza dall’attività sessuale. L’attrazione sessuale è ciò che spinge qualcuno a fare sesso. Mentre alcune persone possono essere celibi a causa di credenze religiose o personali, l’asessualità è un orientamento e quindi non è una scelta.
Molte persone asessuali fanno sesso. Le ragioni includono, ad esempio, il piacere dei loro partner romantici e l’avere figli.
Alcune persone non diranno mai di essere asessuali: hanno paura di come gli altri potrebbero reagire se confessassero loro di essere in questo modo. Altri potrebbero non voler dirlo ad amici o parenti finché non sono pronti.
Come funziona l’asessualità nelle relazioni
I comportamenti sessuali di una persona con questo orientamento devono essere necessariamente ricondotti ad una più ampia comprensione della sessualità reciproca da parte dei due partner.
Le persone dovrebbero parlare dei loro limiti quando si tratta di sessualità. Se siete in una relazione intima con qualcuno che si identifica come asessuale, rispettate la sua preferenza per l’intimità non fisica.
Alcune persone che si identificano come asessuali possono essere a loro agio con un certo livello di contatto fisico o anche sessuale, mentre altri non lo sono.
La comunicazione è la chiave. Per i soggetti asessuali come per quelli allosessuali.
Comunità asessuali
Nel tempo sono nate, sia come comunità online che come centri di ritrovo reale, numerose comunità asessuali. La più famosa e conosciuta è la Asexual Visibility and Education Network (AVEN), fondata nel 2001 dall’attivista David Jay.
Questa permette agli asessuali provenienti da ogni parte del mondo di avere un luogo di condivisione e contatto tra loro, per elaborare la loro condizione come orientamento sessuale e non come patologia.
Anche in Italia esiste una comunità che connette le persone accomunate da questo orientamento: è il Collettivo Asessuale Carrodibuoi, fondato nel 2016.
L’1,7% degli adulti appartenenti a minoranze sessuali si identifica come asessuale
Secondo un nuovo studio*, circa l’1,7% delle minoranze sessuali americane si identifica come asessuale. Di questi, la maggior parte sono donne o transgender e sotto i 40 anni.
L’attività sessuale, comprensibilmente, è più bassa tra gli asessuali rispetto ai non asessuali. Tuttavia, entrambi i gruppi hanno tassi simili quanto all’essere in una relazione romantica o impegnata.
Circa un terzo delle persone asessuali ha detto di essere attratto sessualmente, circa la metà ha detto di aver fatto sesso, e ha dimostrato di avere la stessa probabilità di essere in una relazione romantica rispetto ai non asessuali.
Tuttavia, ci possono essere ulteriori fattori che influenzano il modo in cui gli individui asessuali vivono la loro sessualità. Per esempio, gli asessuali hanno più probabilità di sperimentare la discriminazione quotidiana e lo stigma rispetto ad altri gruppi di etereosessuali, lesbiche, gay, bisessuali e transgender.
Domande frequenti
Cosa significa asessualità?
L’asessualità è la condizione di quelle persone che provano poca o nessuna attrazione sessuale verso altri. Generalmente, chi è asessuale non trova negli altri qualcosa di sessualmente stimolante, o non è interessato ad avere relazioni. Ciò detto, il termine ‘asessualità’ assume significati anche molto diversi a seconda dell’esperienza dei singoli soggetti che la vivono.
Perché una persona è asessuale?
Una persona è assessuale per ragioni che non sono in alcun modo patologiche. Le cause possono essere diverse, e così le conseguenze pratiche. Spesso, ciò accade semplicemente perché una persona non trova il giusto partner sessuale, senza che tuttavia questo gli impedisca di vivere storie romantiche o relazioni vere e proprie.
Cosa significa essere aromantico?
Essere aromantico significa sperimentare una condizione in cui si prova poca o nessuna attrazione romantica verso altre persone. Alcuni soggetti asessuali sono anche aromantici. Altri, invece, no.
Cosa significa asessualità grigia?
Asessualità grigia significa una condizione in cui la persona sperimenta attrazione sessuale verso qualcuno molto raramente o con intensità molto bassa. L’asessualità grigia può essere definita come una zona intermedia tra la asessualità e la allosessualità.
Cosa significa allosessualità?
Allosessualità è la condizione di chi può definirsi allosessuale, cioè di chi prova attrazione sessuale verso gli altri. È il contrario di asessualità. Chi sperimenta una condizione di ‘asessualità grigia’ può vivere sia esperienze di allosessualità che di asessualità.
Fonti e risorse esterne
- General FAQ | The Asexual Visibility and Education Network | asexuality.org
- Sexual Problems in Women | Dyspareunia | MedlinePlus
- *I risultati della ricerca qui presentati fanno parte del Generations Study, finanziato dal NICHD. Il ricercatore principale è il Dr. Ilan H. Meyer della UCLA. Altri co-investigatori sono i dottori Philip L. Hammack, David M. Frost, Marguerita Lightfoot e Steve Russell della UC San Francisco; la dottoressa Bianca D.M Wilson della UCLA. Ulteriori finanziamenti sono stati forniti dalla University of California, Los Angeles’ General Clinical Research Center Program, NIH grant MO1 RR00043, e la Medical Sciences Division della University of Texas at Austin.
Categoria e articoli correlati: