Intimacy & Desire: Awaken the Passion in Your Relationship (2009) spiega perché tutte le persone impegnate in relazioni a lungo termine abbiano, prima o dopo, problemi sessuali.
Ispirato da casi di coppie reali in terapia sessuale, il libro dimostra come le persone, all’interno delle relazioni, possano trasformare la loro prospettiva, confrontandosi con se stessi e con l’altro, per risvegliare la passione sessuale.
Indice
L’autore: Dr. David Schnarch
Il dottor David Schnarch (1) è uno psicologo clinico e terapista sessuale. È autore di numerosi libri sull’intimità, la sessualità e le relazioni, tra cui il best seller Passionate Marriage: Sex, Love, and Intimacy in Emotionally Committed Relationships e Resurrecting Sex: Resolving Sexual Problems and Rejuvenating Your Relationship.
Riassunto del libro: Intimacy & Desire – Awaken the passion in your relationship
Ecco la sintesi e le idee chiave del libro.

1- Ritrova la scintilla nella tua relazione e riaccendi il desiderio
Ti sembra che la scintilla nella tua relazione si stia spegnendo? Tu e la tua compagna a volte fate fatica ad eccitarvi? O semplicemente vi sentite annoiati a fare sesso negli stessi, vecchi modi? Se sei in una relazione impegnata e hai risposto sì a una di queste domande, allora non sei solo.
In questo libro, scoprirai che tutte le coppie a lungo termine lottano con il desiderio e l’intimità, ad un certo punto del loro cammino.
Imparerai perché i problemi di desiderio si presentano e perché la loro presenza è, di fatto, un segno di relazione sana. Infine, riceverai consigli su come affrontare questi problemi, riconnetterti con il tuo partner, e risvegliare l’intimità sessuale.
2- In ogni relazione, c’è sempre un partner a basso desiderio e un partner ad alto desiderio
Quando pensi a una sana relazione romantica, cosa ti viene in mente?
Probabilmente ti immagini una coppia innamorata: in altri termini, due persone che sono psicologicamente e fisicamente compatibili. E, se ti chiedessero di loro, probabilmente diresti che hanno una vita sessuale funzionale. In fondo, una relazione sana implica un buon livello di desiderio, giusto? Se i partner non si desiderano a vicenda, la relazione rischia di essere finita.
O, almeno, così dice il ‘mito delle relazioni’. Ma questa premessa si basa su un presupposto difettoso: che il desiderio sostenuto sia un indice di una relazione sana. In realtà, i problemi di desiderio sessuale esistono in tutte le relazioni impegnate.
In ogni relazione a lungo termine, c’è un partner ad alto desiderio (detto HDP) e un partner a basso desiderio (detto LDP). Questo è solo un altro modo per dire che un partner vorrà sempre il sesso più dell’altro. Non significa che l’HDP sia biologicamente predisposto al desiderio e il LDP no. Infatti, queste posizioni non dicono nulla sul singolo partner: esistono solo in relazione l’una all’altra.
Per esempio, se il tuo partner desidera il sesso tutti i giorni e tu lo vuoi solo una volta alla settimana, allora sei il LDP. Ma se il tuo partner vuole il sesso ogni due settimane e tu lo desideri settimanalmente, allora sei l’HDP. È sempre relativo.
Le posizioni possono anche cambiare nel corso della vostra relazione, con i partner che potenzialmente si scambiano i ruoli nel tempo. Anche se tu eri l’HDP nei primi anni della relazione, potresti diventare il LDP più tardi.
Capire che c’è sempre un LDP e un HDP può aiutarvi a lasciar andare la preoccupazione che ci sia qualcosa di sbagliato in voi, come coppia e come singole persone della coppia.
Se sei mai stati accusato di non volere abbastanza sesso, o di volerne troppo, questo quadro dovrebbe convicerti a mettere i rimproveri a riposo per sempre. Qualunque sia la situazione, stavi ricoprendo il ruolo di LDP o HDP relativamente al tuo partner.
Poiché la dinamica HDP-LDP esiste in tutte le relazioni, potete entrambi essere sicuri che i problemi di desiderio non sono solo inevitabili, ma naturali. Tutte le relazioni a lungo termine incontrano problemi di desiderio ad un certo punto. È sano. È normale. E non significa che la relazione stia fallendo.
3- Il partner con minor desiderio controlla sempre il sesso
Connie e Brett sono una coppia che pensava che la loro relazione stesse fallendo. Brett (il partner ad alto desiderio) sentiva che Connie (il partner a basso desiderio) gli stava ingiustamente ‘negando’ il sesso per dispetto. Nel frattempo, Connie si sentiva completamente impotente. Non poteva imporsi di provare desiderio. Brett peggiorava la situazione incolpando Connie per il suo basso desiderio, facendola sentire non solo impotente ma anche colpevole.
Invece di vedere il loro problema di desiderio come un risultato naturale dell’ecosistema della relazione, entrambi davano la colpa a Connie.
Sai già che c’è sempre un partner a basso desiderio (LDP) e un partner ad alto desiderio (HDP). Ora è il momento di introdurre un’altra costante, cioè il vero problema alla radice dei problemi di Brett e Connie.
Secondo l’autore, quando si tratta di sesso, il LDP esercita sempre il potere. Questo perché l’HDP è di solito quello che fa le proposte romantiche, mentre il LDP decide se il sesso si concretizza o no.
Questa dinamica di potere si applica a quasi tutti i conflitti nelle relazioni. Se c’è un progetto che richiede la partecipazione di entrambi i partner, allora il LDP controlla sempre il successo o il fallimento di quel progetto. Per esempio, se devi costantemente chiedere al tuo partner di aiutarti a pulire la casa, allora tu sei l’HDP per l’ordine. Ma essere l’HDP non ti porta molto lontano. In definitiva, se il partner pulisca o no dipende esclusivamente da lui/lei.
Non bisogna tuttavia dare per scontato che il partner con un desiderio più basso goda nell’esercitare questo potere. Infatti, per la maggior parte dei LDP, questo potere sembra un peso. Per quanto l’HDP possa sentirsi controllato dalla mancanza di desiderio del LDP, è sempre il LDP che si sente sotto pressione per eseguire qualcosa.
Questo ci riporta a Connie e Brett.
Non appena hanno capito che Brett era l’HDP e Connie era il LDP, la loro relazione ha preso una svolta positiva. Improvvisamente, era ovvio che Connie non fosse una dispettosa principessa di ghiaccio che rifiutava il sesso, e che, di contro, Brett non fosse un bruto o un maniaco sessuale.
Uno era LDP e l’altro era HDP. E, soprattutto, erano in quelle posizioni che gli piacesse o no, perché tutte le relazioni hanno un LDP e un HDP, e il LDP ha sempre più controllo sul sesso. Per la prima volta, iniziavano ad affrontare i loro problemi sessuali insieme, senza farne una questione personale.
Mentre queste caratteristiche delle relazioni umane possono sembrare complesse all’inizio, in realtà c’è molta logica evolutiva dietro di esse.
4- I problemi di desiderio sessuale sono il modo della natura per far sviluppare noi stessi
Se incontrate problemi di desiderio nella vostra relazione, potreste guardare con nostalgia ai primi giorni di passione ardente, quando non riuscivate a tenere le mani lontane l’uno dall’altra. Probabilmente vi starete chiedendo: dove abbiamo sbagliato? Ma ecco il punto: c’è una ragione per cui la fase iniziale dell’infatuazione finisce e non può essere riconquistata. La risposta si trova nella scienza evolutiva.
Secondo l’antropologa Helen Fisher, quel sentimento iniziale di innamoramento è ciò che ha aiutato i nostri antichi antenati a concentrarsi su un partner in particolare. E gioca lo stesso ruolo oggi. Ma il nostro cervello non è costruito per rimanere in questo stato sovralimentato per sempre. Dopo che hai scelto il partner e la relazione continua, la chimica del tuo cervello cambia.
Per quanto possa sembrare ironico, le sostanze neurochimiche associate all’attaccamento a lungo termine possono effettivamente inibire il desiderio sessuale. Ma per quale strano motivo il desiderio umano si sarebbe evoluto in questo modo? Tutto questo non suggerisce forse che la monogamia è innaturale? La risposta dell’autore a queste domande è una teoria radicale: i problemi del desiderio sessuale si sono evoluti per aiutarci a sviluppare noi stessi.
Gli antropologi credono che l’io umano abbia cominciato a svilupparsi nel periodo in cui gli esseri umani e gli scimpanzé si sono separati dal punto di vista evolutivo. Nel corso di 1,6 milioni di anni, i nostri antenati si sono impegnati in interazioni via via più complesse con altri esseri umani, rendendoci sempre più consapevoli di noi stessi e portando all’evoluzione di ciò che pensiamo come il sé.
Il conflitto ha avuto un ruolo essenziale nello sviluppo della psicologia umana. Essendo una specie sociale, abbiamo dovuto imparare a tollerare la tensione interpersonale per mantenere i legami di relazione con gli altri, cosa necessaria per la sopravvivenza.
E proprio come il sé umano si è evoluto nel corso di milioni di anni, il tuo senso personale del sé si evolve nel corso della tua vita. Quando sei in una relazione a lungo termine, tu e il tuo partner avete un impatto reciproco sul senso di sé ogni giorno, attraverso ogni interazione. Alla fine, le discussioni che avete e le questioni che risolvete insieme iniziano a plasmare ciascuno di voi – un fenomeno che l’autore chiama co-evoluzione.
Da questa prospettiva, il sesso non è né per la riproduzione né per l’attaccamento, ma uno strumento per la crescita del sé. Nello stesso modo in cui l’io umano si è evoluto dal conflitto, i deficit di desiderio sfidano entrambi i partner ad affrontare i problemi e a costruire la resilienza, aumentando così le possibilità di sopravvivenza della relazione. E costringono ognuno dei due a guardarsi dentro.
5- Nelle relazioni l’autostima segue la mente del proprio partner
Diciamo che torni a casa dopo una pessima giornata di lavoro. Decidi di tenere il broncio davanti alla TV mentre aspetti che il tuo partner torni a casa e ti tiri su. Ma quando arriva, non riesci ad avere nemmeno un bacio di saluto prima che annunci di aver avuto una giornata estenuante e si precipiti a dormire. Deluso/a, vai a letto quella sera sentendoti sconvolto/a come sempre.
Ti chiedi: “Non gli/le importa? Perché non ha cercato di tirarmi su?”
La maggior parte di noi entra in una relazione aspettandosi di sentirsi apprezzato/a e compreso/a dal proprio partner. Ma cosa succede quando lui o lei non è in grado di soddisfare le aspettative 24 ore su 24?
Abbiamo visto come l’io umano primitivo si sia sviluppato sulla base dell’interazione con gli altri. La nostra autostima si è quindi evoluta per dipendere dal feedback (ciò che è noto come un senso riflesso di sé). È la norma, per le persone nelle relazioni romantiche, mantenere un tale senso di sé riflesso.
Ecco perché, per esempio, sei naturalmente incline a fare sesso con qualcuno che ti lusinga e ti fa sentire attraente e sicuro di te.
Ma la maggior parte delle volte non hai nemmeno bisogno di lodi esplicite per concludere come qualcuno si sente nei tuoi confronti. E questo perché hai anche una capacità innata di leggere la mente del tuo partner. Non è magia: è un altro processo mentale evolutivo chiamato mind-mapping.
Il mind-mapping è un processo mentale automatico che pratichiamo in tutte le nostre interazioni sociali. Se hai mai detto qualcosa che sapevi avrebbe reso il tuo partner felice o arrabbiato, quella era la tua capacità di mind-mapping in azione.
Quando si tratta di problemi di desiderio sessuale, il mind-mapping prende il centro della scena. Segui costantemente la mente del tuo partner mentre cerchi di capire quanto sei desiderabile. Questo è particolarmente vero quando si ha un senso di sé riflesso molto forte, cioè quando il feedback del vostro partner gioca un ruolo centrale nell’immagine di sé, e si ha bisogno di rassicurazioni costanti.
Questo inevitabilmente mette sotto pressione il partner per soddisfare continuamente i tuoi bisogni emotivi, e tutto ciò alla fine agisce come una barriera all’intimità.
Come la dinamica LDP-HDP, il mantenimento di un senso di sé riflesso e il mind-mapping sono inevitabili e naturali nelle relazioni. Ma, per come vanno le leggi della natura e delle relazioni, esse portano anche alla dipendenza emotiva, che rappresenta un percorso sicuro verso il conflitto.
6- Dipendere dal proprio partner per l’autostima distrugge l’intimità sessuale
Sally aveva finto gli orgasmi da quando si era messa con Robert. All’inizio, questo era il modo di Sally di sostenere sia lei che il senso di sé riflesso di Robert, poiché lui sembrava soddisfatto di sé – e di lei – quando lei gemeva.
Questo è avvenuto per anni, finché Sally ha raggiunto un punto di rottura. Era pronta a rinunciare al suo senso di sé riflesso confessando le sue bugie. Ma cosa sarebbe successo all’immagine di sé di Robert, come conseguenza?
Come abbiamo visto, le persone che non sono in grado di mantenere il proprio senso di sé finiscono per caricare il partner delle loro insicurezze, che ne siano consapevoli o meno. Ma ecco l’avvertimento: è anche parte della natura umana il rifiuto di sottomettersi alla tirannia. E quando esigi una convalida costante dal partner, inneschi questo rifiuto.
Più si è spinti dal senso di sé riflesso, come Robert, più il partner si sentirà oppresso, come Sally. È la ragione per cui molte persone che hanno una relazione entrano in conflitto relativamente a problemi di desiderio.
Poiché l’immagine di sé e il desiderio sessuale sono interconnessi, i tuoi sentimenti di inadeguatezza hanno anche un impatto sulla tua capacità di essere eccitato. Ecco perché imparare a placare le proprie frustrazioni è una funzione cruciale delle relazioni sessuali.
Ciò richiede lo sviluppo di un solido senso di sé: sapere chi sei senza aver bisogno dell’approvazione del tuo partner. Richiede di guadagnarsi il rispetto di se stessi facendo ciò che è giusto, piuttosto che ciò che piace al partner.
Tornando a Sally, anche se si vergognava di non avere orgasmi tanto quanto si vergognava di mentire, sapeva che confessare era importante per definire se stessa.
Ma la sua rivelazione non migliorò immediatamente le cose. I problemi di erezione di Robert peggiorarono; divenne scortese per settimane. Durante questo periodo, Sally dovette ignorare le provocazioni di Robert abbastanza a lungo per dimostrare che era convinta di portare avanti questo cambiamento. Doveva mantenere il suo solido senso di sé.
Passò più di un mese prima che Robert si sentisse finalmente pronto ad agire sulla rivelazione di Sally e cercare di migliorare la loro relazione. In seguito, una connessione più onesta con Robert aiutò Sally ad avere orgasmi per la prima volta nella sua vita. Le stesse condizioni riportarono le erezioni di Robert al livello di un tempo.
Proprio come le relazioni guidano la crescita interiore, il confronto con se stessi guida la crescita in tutte le relazioni. Basta non aspettarsi miracoli da un giorno all’altro.
7- La sperimentazione sessuale rallenta quando una relazione diventa stabile
Immagina di essere sdraiato a letto e il tuo partner inizia a strofinarti la schiena. Riconosci immediatamente il segnale per il sesso, è stato lo stesso fin dall’inizio. Quindi ti metti in moto e passi all’azione. L’hai fatto abbastanza volte per sapere come funziona, giusto?
Solo che, ultimamente, manca qualcosa. La situazione che una volta faceva scintille improvvisamente sembra un po’ noiosa. È finalmente il momento di fare un cambiamento tra le lenzuola?
Anche se la risposta logica è probabilmente sì, non aspettarti che il tuo partner – o te stesso – sia ansioso di cambiare. In realtà, la maggior parte delle coppie sono riluttanti a modificare la loro routine sessuale, anche quando ciò promette di rendere le cose più piccanti.
La maggior parte di noi sopporta la noia sessuale per una ragione semplice e naturale: mantiene bassi i nostri livelli di ansia.
Un comportamento sessuale non familiare, invece, tende a rendere le persone nervose. Anche se sei tentato di provare qualcosa di nuovo, non c’è garanzia che ti sentirai a tuo agio fin dall’inizio. Questo perché la sperimentazione sessuale è inevitabilmente un viaggio in un territorio non familiare, e uscire dalla zona di comfort può indurre sentimenti scomodi.
Una coppia che sta insieme da molto tempo ed è abituata a certe routine sarà particolarmente restia a provare qualcosa di nuovo. Per capire perché le coppie a lungo termine sono le meno propense a cambiare il comportamento sessuale, è utile avere presente che le ‘norme’ sessuali sono di solito stabilite nelle prime fasi di una relazione.
La fase inaugurale di un rapporto a lungo termine è caratterizzata da bassa ansia e poco conflitto, o quello che l’autore definisce ciclo comfort/sicurezza. Questo è il momento in cui i partner incanalano le loro emozioni in un comportamento sessuale che, col tempo, si stabilisce come routine. Comprensibilmente, la maggior parte delle coppie si attiene a questa routine perché li fa sentire sicuri.
Naturalmente, non c’è nulla di intrinsecamente sbagliato nel fare sesso in modi familiari. Ma attenzione: rimanere nella zona di comfort crea una situazione in cui il più piccolo cambiamento può indurre ansia, anche quando quel cambiamento è necessario per migliorare la relazione.
Ricorda che il comfort e la sicurezza arrivano solo dopo aver incorporato nuove interazioni sessuali nella relazione. Arrivare a questo ‘dopo’ sicuro e confortevole richiede tempo e sforzo, nonché la necessità di passare attraverso un periodo di insicurezza e disagio.
8- La crescita sessuale tende ad avvenire nel momento di impasse
Abbiamo visto come le coppie siano riluttanti a cambiare la loro routine sessuale, e come questo possa essere dannoso. Questo era il caso di Ellen e Regina: Ellen voleva spesso fare sesso, mentre Regina era riluttante a farlo nel loro solito modo (perché non la eccitava mai veramente).
Eppure ogni volta che Ellen cercava di introdurre qualcosa di nuovo, Regina diventava ansiosa e si bloccava. Alla fine, Ellen divenne così scoraggiata dalle reazioni di Regina che rinunciò del tutto a provare.
In questo scenario, l’adattamento di Ellen alle ansie di Regina portò ad un’impasse nella loro vita sessuale. Dal momento che né Ellen né Regina erano disposte ad incontrare l’altra a metà strada, hanno raggiunto quello che l’autore definisce un punto di stallo.
L’impasse è un punto di svolta che si presenta in tutte le relazioni. Di solito, si manifesta quando entrambi i partner rifiutano di assumersi la responsabilità del problema in questione. In una relazione bloccata, entrambi si sentono come se non ci fosse modo di andare avanti. È l’equivalente emotivo di un ingorgo in centro, e altrettanto sgradevole.
Lo stallo deriva da una delle idee sbagliate più comuni che le coppie hanno: quella per cui dovrebbero sopportare le ansie dell’altro se vogliono mantenere la pace.
A breve termine, la pratica di sorridere e sopportare potrebbe effettivamente stabilizzare la situazione. Ma l’accettazione persistente non fa nulla per risolvere i problemi di relazione a lungo termine. Il più delle volte, finisce solo per peggiorare le cose, specialmente quando si tratta di sesso.
Anche se è inevitabile, l’impasse può servire da catalizzatore per un cambiamento positivo, se trattata correttamente.
Dopo mesi di assenza di sesso, Ellen ha dovuto finalmente affrontare la verità: lei e Regina non stavano andando da nessuna parte. Raggiungere l’impasse l’ha costretta ad affrontare finalmente i problemi che avevano nascosto sotto il tappeto per anni, e l’ha portata a bussare alla porta dell’autore per la terapia.
Ma la vera domanda è: come si esce dall’impasse?
Abbiamo già visto l’importanza di sviluppare un solido senso di sé e di imparare a calmare le proprie ansie. Abbiamo anche visto quanto sia importante essere in grado di sopportare periodi difficili quando si cercano soluzioni ai propri problemi di intimità. Ma, in ognuna di queste fasi, non si tratta solo di te: è soprattutto collaborazione tra partner.
9- Un’alleanza collaborativa più forte porta a un sesso migliore
Abbiamo parlato molto dell’importanza dell’auto-confronto nel romanticismo. Ma come puoi fare un viaggio reciproco di crescita personale con il tuo partner? Come potete lavorare insieme per risvegliare l’intimità? E come si può tradurre tutto questo nel sesso?
La risposta sta nel costruire una forte alleanza collaborativa con il partner, un accordo non scritto per lavorare costantemente insieme verso il beneficio comune della relazione. Questo si dimostrerà di certo più efficace dei consigli sulle pratiche o sulle posizioni sessuali!
Nel tempo, le relazioni cambiano drasticamente. Le persone abbandonano le loro ‘alleanze’ per vari motivi: alcuni fanno un passo indietro non appena le cose diventano scomode; altri lottano per mantenere o scacciare una particolare immagine riflessa di sé.
Ai fini di costruire una partnership più forte, l’autore individua i cosiddetti Quattro Punti di Equilibrio: sviluppare un forte senso di sé, calmare le proprie ansie, affrontare le ansie del partner, e tollerare il disagio per crescere.
Ma, parlando di sesso, la domanda rimane: come puoi arrivare a un’alleanza?
Costruire un’alleanza fisica comporta la creazione e la ripetizione di interazioni che incarnano la partnership in profondità.
Per iniziare, l’autore raccomanda un esercizio di mindfulness chiamato abbracciare fino a rilassarsi. Uno di fronte all’altra state in piedi, rallentate la respirazione e concentratevi sulle vostre sensazioni corporee mentre abbracciate il vostro partner per dieci minuti. Questo esercizio dimostra – in forma tangibile – l’equilibrio nella vostra relazione.
Con la ripetizione settimanale, i problemi nella vostra relazione affiorano nel vostro abbraccio, dando la possibilità di affrontarli in modo cooperativo, mentre vi rilassate fisicamente l’uno nell’altro.
I pazienti dell’autore, Larry e Juanita, hanno provato questo metodo. Il loro problema era che Juanita si sentiva nervosa ad ogni menzione del sesso. La prima volta che provò l’abbracciare fino a rilassarsi era anche lei nervosa ma – avendo investito nel rafforzare le alleanze – persistitette.
Dopo averlo fatto cinque volte in una settimana, Juanita passò gradualmente da ‘meno tesa’ a ‘sentirsi bene’. Tre settimane dopo, Juanita si rilassò finalmente e la coppia fece l’amore appassionatamente per la prima volta in 19 anni.
Come nel caso di Juanita, costruire alleanze non è sempre bello all’inizio. Ricorda che la collaborazione implica lavorare insieme anche quando questo ti mette ansia. Ciò che è cruciale è che vi concentriate su come ognuno di voi può contribuire a riaccendere l’intimità nella vostra relazione.
La gentilezza e la pazienza portano molto lontano.
10- Conclusioni e consigli pratici
Ogni relazione a lungo termine ha a che fare con problemi di desiderio sessuale.
Riconoscere che la disparità di desiderio è un segno distintivo di tutte le relazioni impegnate può aiutare a vedere la situazione sotto una nuova luce. Invece di considerare i problemi di desiderio con il partner come ostacoli, vedili come un’opportunità naturale di crescita.
Ma tieni a mente che la crescita sessuale spesso deriva da un’esperienza emotiva difficile. Il più delle volte sono le coppie che non sono disposte a sfidare se stesse ad avere difficoltà nel riaccendere la passione sessuale.
L’intimità nel vostro rapporto richiede che tu e il tuo partner usciate dalla zona di comfort e vi confrontiate. Con pazienza e collaborazione potete trarre il meglio da voi stessi e dalla vostra relazione sessuale.
Provate questo esercizio di consapevolezza:
Mettetevi a letto e sdraiatevi sul fianco accanto al vostro partner, faccia a faccia, con la testa sui vostri cuscini. Mantenete un po’ di distanza per poter mantenere a fuoco i lineamenti del partner. Mentre siete sdraiati, guardate negli occhi del vostro partner per dieci minuti. Probabilmente all’inizio vi sembrerà strano e imbarazzante – il che è normale – ma ripetetelo molte volte alla settimana: i risultati potranno rivelarsi straordinari.
Tutte le relazioni impegnate si imbattono in problemi di desiderio prima o poi. Ma solo perché le relazioni hanno un corso naturale, non significa che l’intimità sia condannata di conseguenza.
La chiave per risvegliare una connessione sessuale con il partner è vedere i problemi attuali come opportunità di crescita personale, e come una possibilità di stabilire alleanze più forti.
Recensioni del libro
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